NBA Archives - Il Blog di Wishraiser / Realizza il tuo sogno facendo del bene Fri, 17 Dec 2021 15:32:56 +0000 it-IT hourly 1 /wp-content/uploads/2022/05/cropped-Marchio_Wishraiser-32x32.png NBA Archives - Il Blog di Wishraiser / 32 32 La storia di Giannis Antetokounmpo: da migrante clandestino a campione NBA /la-storia-di-giannis-antetokounmpo-da-migrante-clandestino-a-campione-nba/ /la-storia-di-giannis-antetokounmpo-da-migrante-clandestino-a-campione-nba/#respond Tue, 12 Oct 2021 10:20:22 +0000 /?p=2753 Giannis Antetokounmpo, la storia di un immigrato divenuto superstar NBA

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Lo scorso 19 ottobre ha preso il via una nuova stagione regolare della NBA, ovvero il campionato di pallacanestro più importante e competitivo del mondo. 
A difendere il titolo vinto lo scorso anno, ci sono i Milwaukee Bucks guidati da Giannis Antetokounmpo, gigante greco di origine nigeriana di 211 centimetri con una storia da prendere ad esempio.

Giannis, l’immigrato clandestino

Giannis nasce nel 1994 ad Atene. I suoi genitori Charles e Veronica erano arrivati in Europa da clandestini due anni prima, quando avevano deciso di fuggire dalla loro natia Nigeria. 

La famiglia Adetokunbo, divenuta in seguito Antetokounmpo in un processo di “grecizzazione”, vive nel quartiere Sepolia, alla periferia di Atene, ed è formata dai genitori e i cinque figli Francis, Thanasis, Giannis, Kostas e Alexis.

L’infanzia di Giannis Antetokounmpo ad Atene

Una famiglia numerosa, un quartiere difficile nel paese europeo con l’economia più fragile. L’infanzia dei fratelli Antetokounmpo è tutt’altro che idilliaca: fino ai diciotto anni sono apolidi, né nigeriani né greci; sono vittime di razzismo e xenofobia, condizione che li porta a temere ogni giorno di essere denunciati come clandestini e spediti in Nigeria, paese lontano che molti di loro non hanno mai visto.

Giannis e suo fratello maggiore Thanasis per contribuire alle poche entrate familiari, iniziano a fare gli ambulanti: vendono orologi, borse e occhiali da sole contraffatti in ogni mercato tra Atene e dintorni. 

Forse proprio il loro girovagare fa sì che vengano notati da un allenatore di pallacanestro locale. Due ragazzi molto più alti della media della loro età sono un materiale umano troppo invitante per qualsiasi coach di basket.

I primi passi dei fratelli Antetokounmpo su un campo da basket

Giannis e Thanasis, prendono confidenza con quello sport e diventa chiaro da subito che la palla a spicchi può diventare molto di più di una semplice distrazione, può essere una via di fuga, l’opportunità per una vita migliore per loro e per la loro famiglia.

I primi allenamenti non possono, però, farli insieme: in famiglia c’è un solo paio di scarpe sportive, pertanto sono costretti ad alternarsi. Ciò che non manca ad entrambi è la tenacia e la costanza, unite a due fisici incredibili che continuano a svilupparsi.

Giannis, in particolare, oltre alle doti atletiche dimostra di avere una forza mentale e un’attitudine per il lavoro fuori dal comune.

Il primo contratto da professionista di Giannis Antetokounmpo 

È il 2012 quando Giannis inizia la sua carriera da professionista, gioca per il Filathlitikos, squadra che milita nella lega A2 greca. Nel dicembre dello stesso anno, appena diciottenne, firma un contratto di quattro anni per il Saragozza, in Spagna.

Nella terra iberica non andrà mai a giocare perché suonano le sirene statunitensi e al termine della stagione 2012-2013, viene ingaggiato dai Milwaukee Bucks

Le prime stagioni del Greek Freak in NBA

L’anno è il 2013 e il luogo Brooklyn, New York. È la sera del Draft NBA, una vera e propria cerimonia con la quale, attraverso un meccanismo simile a una lotteria, le squadre NBA hanno la possibilità di scegliere i migliori giovani provenienti dalle università americane o dal resto del pianeta.

“With the 15th pick in the 2013 NBA Draft, the Milwaukee Bucks select Giannis Antetokounmpo”

Gli addetti ai lavori statunitensi fanno fatica a pronunciare il suo nome, lo cercano con lo sguardo, molti non sanno da dove viene quel ragazzo. Lui sa bene da dove proviene e lo mostra con orgoglio in quello che, fino ad allora, è il momento più importante della sua giovane carriera. L’immancabile fratello maggiore Thanasis è al suo fianco e sventola una bandiera della Grecia. 

Nonostante le difficoltà e le discriminazioni, Giannis si sente greco, è greco. 

Nelle prime stagioni in NBA Giannis è uno studente disciplinato. Sa di avere dei mezzi fisici pazzeschi, ma è allo stesso tempo consapevole che deve ambientarsi in quel mondo e migliorare la propria dotazione tecnica.

Giannis Antetokounmpo, i primi anni in NBA | Wishraiser
Giannis Antetokounmpo CC Keith Allison per Wikicommons.

 

Gli anni del suo ambientamento sono caratterizzati da episodi che mostrano come Giannis non abbia mai dimenticato da dove proviene.

Come quando si ritrovò a imbruttire un compagno di squadra perché stava gettando un paio di scarpe
“Sono ancora buone!” gli disse il greco, ben consapevole di cosa voglia dire non avere un paio di scarpe per giocare.

Oppure quando a cena insieme ai fratelli ordinarono solo tre insalate, il piatto più economico, perché a tutti sembrava uno spreco spendere così tanto per mangiare.

O quando, dopo aver mandato il suo intero primo stipendio in Grecia, si ritrovò a dover raggiungere il palasport a piedi, perché non aveva i soldi per il taxi.

Dal punto di vista sportivo, in questo periodo guadagna due soprannomi, The Greek Freak e The Human Alphabet e poco altro.

Giannis Antetokounmpo, la superstar NBA

Nel 2017 arriva un primo importante riconoscimento personale: il Most Improved Player, il premio assegnato al giocatore che tra una stagione e la successiva è migliorato maggiormente.

Dal 2017 al 2020, Giannis si consacra come superstar mondiale della pallacanestro. Lui continua a vincere premi individuali, tra cui quello come miglior giocatore della lega e miglior difensore ma, soprattutto, prende per mano i Milwaukee Bucks e li trasforma da squadra perdente a competitor credibile per la vittoria del titolo.

Giannis Antetokounmpo CC Keith Allison from Hanover, MD, USA, per Wikicommons

 

Giannis Antetokounmpo, il campione NBA

Al termine della stagione 2020, Giannis è in scadenza di contratto. Le migliori squadre della lega farebbero carte false per averlo, lì troverebbe non solo un ricco ingaggio, ma anche altre star con le quali costruire un super-team.

“Alcuni vedono un muro e vanno in un’altra direzione. Io cerco di attraversarlo.”

Con queste parole il greco anticipa la sua decisione di restare a Milwaukee, che dopo otto anni considera la sua seconda casa e per la quale si è speso molto anche fuori dal campo: ha creato associazioni, fatto donazioni e presenziato a eventi di beneficenza. Si sente in debito con quella comunità che lo ha accolto e accettato a braccia aperte

Giannis non ha, ovviamente, dimenticato la Grecia dove ormai è un idolo, non solo dei ragazzini che sognano di diventare grandi sportivi. Le iniziative benefiche che lo vedono protagonista attraversano l’oceano e vanno diritte fino a Sepolia, Atene

Nel 2021 Giannis Antetokounmpo trascina i Milwaukee Bucks alla vittoria del titolo NBA.

La storia di Giannis è spesso definita “da film”, in realtà è una storia di impegno, caparbietà, lotta e sacrificio. Valori che Giannis ha avuto la forza di apprendere sulle strade di Sepolia e di utilizzare per uscire da una situazione difficile. 

Valori che non ha mai smesso di avere come faro e che gli hanno permesso di essere un campione dentro e fuori dal campo.

Come accaduto per Giannis, sono tantissimi i bambini in situazioni di marginalità e non tutti hanno la forza di uscirne da soli, per questo è fondamentale il lavoro delle tantissime Organizzazioni Non Profit che si occupano di Cooperazione Internazionale.

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Capodanno a San Antonio per i vincitori della Campagna di Ettore Messina per Sports Around The World /capodanno-san-antonio-vincitori-della-campagna-ettore-messina-sports-around-the-world/ /capodanno-san-antonio-vincitori-della-campagna-ettore-messina-sports-around-the-world/#respond Fri, 15 Feb 2019 16:00:28 +0000 /?p=742 Cosa può esserci di più emozionante per due appassionati di NBA che…

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Cosa può esserci di più emozionante per due appassionati di NBA che assistere ad una partita dai posti di Coach Messina l’ultimo giorno dell’anno? Antonio e suo figlio Tommaso volano a San Antonio per assistere a Spurs-Celtics.

Sono loro i fortunati vincitori della campagna lanciata dal Coach Ettore Messina a favore di Sports Around The World, l’Associazione di Parma che ha come missione quella di portare i valori del Basket nelle zone più bisognose dell’Africa, costruendo campi di pallacanestro dove potranno nascere nuovi talenti.

L’esperienza da sogno si è svolta la notte del 31 dicembre 2018. Antonio e Tommaso, seduti a bordo campo, hanno assistito alla sfida tra i San Antonio Spurs di Coach Messina e i Boston Celtics, partita super-emozionante e molto sentita da entrambe le tifoserie, finita 120-111 per i padroni di casa, quindi, doppia emozione.

“È stato bellissimo”, hanno raccontato Antonio e Tommaso, “vedere due squadre così importanti come Spurs e Celtics e i loro campioni affrontarsi a pochi passi da noi è stato magico, conoscevamo bene i giocatori, anche se i nostri occhi erano spesso rivolti su Marco Belinelli, Pau Gasol e Kyrie Irving, campioni del basket internazionale”.

Non sono mancate le foto di rito del post-partita, sia con i volontari di Sports Around The World sia con i giocatori degli Spurs, Coach Messina e una davvero speciale con Coach Gregg Popovich.

Gregg Popovich, Antônio e Tommaso

“La partita si è conclusa a ridosso del nuovo anno” hanno aggiunto i due fortunati vincitori “festeggiare tutti insieme sia la vittoria che l’arrivo del 2019 è stato davvero unico, e per questo dobbiamo ringraziare Wishraiser, Coach Messina, Coach Popovich, i giocatori del San Antonio Spurs e ovviamente Sports Around The World per i loro fantastici progetti” hanno raccontato entusiasti i fortunati estratti.

L’esperienza però non è finita con la partita, perché Antonio e Tommaso hanno poi assistito il 2 gennaio ad un allenamento a porte chiuse degli Spurs, evento molto esclusivo dato che difficilmente tifosi e appassionati riescono ad accedere all’AT&T Center.

“Giornata fantastica”, ci raccontano padre e figlio, “che si è conclusa con una cena insieme a Coach Messina, persona davvero splendida che ha parlato con noi di basket e dei valori dello sport. Grazie Wishraiser per questa fantastica opportunità, continueremo a donare e, come sempre, a incrociare le dita”.

Per vincere anche tu un’esperienza da sogno e aiutare una giusta causa visita le campagne promosse da Wishraiser cliccando qui.

 

 

 

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