Marco e la moglie, i vincitori della campagna a sostegno della Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald, sono volati in Giappone per una settimana da sogno come special guest di Sergio Parisse.
Sono tornati pochi giorni fa e ci hanno raccontato la loro esperienza in questa intervista.
Ciao Marco, com’è andata l’esperienza in Giappone?
É stato un viaggio unico, un’esperienza davvero interessante. Il Giappone è un’altra cultura, un altro mondo. Un popolo molto aperto e cordiale, sono stati tutti super disponibili con noi nei momenti di difficoltà, soprattutto per gli spostamenti e le difficoltà linguistiche. Nelle città si intrecciano le tradizioni e la storia con gli aspetti più moderni come i mega schermi pubblicitari. Abbiamo visitato Nagoya, dove siamo atterrati, Tokyo e Kyoto. Sono state giornate stupende, ma davvero intense; abbiamo camminato tantissimo per visitare il più possibile.
Avete assistito agli allenamenti della Nazionale Azzurra?
Certamente, abbiamo partecipato agli allenamenti ed è stata una vera emozione. Peccato che dopo l’allenamento la squadra è venuta a sapere che la partita con gli All Blacks non si sarebbe giocata. È stato un grande dispiacere per tutti. Il clima della squadra era un po’ abbattuto perché ci tenevano davvero tanto a quest’ultima sfida.
Siete riusciti a incontrare Sergio?
Dopo l’allenamento abbiamo pranzato con la squadra presso l’Hotel degli Azzurri. Sono stati tutti disponibili, hanno autografato tutte le maglie che avevamo portato con noi. Abbiamo avuto modo di incontrare Parisse e passare un po’ di tempo con lui. Una persona davvero speciale, come campione e come uomo.
Sei un appassionato di rugby?
Mi sono avvicinato al rugby perché 4 dei miei figli hanno iniziato a giocare a rugby da qualche anno. Così mi sono appassionato a questo sport, anche se qualche regola ancora mi sfugge.
Sei soddisfatto della tua esperienza?
Assolutamente si, è stato un viaggio indimenticabile sia per il luogo affascinante sia per l’incontro con la squadra. Il Giappone è una terra particolare, che merita di essere scoperta.
Grazie Marco per aver partecipato a questa campagna, per aver sostenuto la Fondazione ed averci raccontato quest’esperienza unica.