wishraiser blog Archives - Il Blog di Wishraiser / Realizza il tuo sogno facendo del bene Tue, 19 Apr 2022 10:04:41 +0000 it-IT hourly 1 /wp-content/uploads/2022/05/cropped-Marchio_Wishraiser-32x32.png wishraiser blog Archives - Il Blog di Wishraiser / 32 32 Guerra in Ucraina, come aiutare dall’Italia i profughi e i bambini in fuga /guerra-in-ucraina-come-aiutare-dallitalia-i-profughi-e-i-bambini-in-fuga/ /guerra-in-ucraina-come-aiutare-dallitalia-i-profughi-e-i-bambini-in-fuga/#respond Tue, 12 Apr 2022 12:04:00 +0000 /?p=3144 Accoglienza di mamme e minori sul territorio italiano, presenza nei campi profughi…

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Accoglienza di mamme e minori sul territorio italiano, presenza nei campi profughi nei paesi confinanti, organizzazione di corridoi umanitari per far giungere la popolazione in luoghi sicuri, sostegno psicologico per bambini e adulti, cure ospedaliere, formazione di volontari e fornitura di tende, coperte mediche e altre attrezzature indispensabili.

Come spesso accade nel caso di guerre e calamità naturali, le realtà operanti nel Terzo Settore sono le prime a muoversi in maniera concreta per aiutare le prime vittime: le persone più fragili.

Nel post di oggi indichiamo tutte le Organizzazioni Non Profit partner di Wishraiser impegnate concretamente per l’emergenza in Ucraina.

AI.BI. ASSOCIAZIONE AMICI DEI BAMBINI

Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini è un’organizzazione non governativa partner di Wishraiser costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie. Dal 1986 Ai.Bi. lavora ogni giorno al fianco dei bambini ospiti negli istituti di tutto il mondo per combattere l’emergenza abbandono.


Fin dalle prime ore dell’invasione, Ai.Bi. ha lanciato la campagna BAMBINIxLAPACE per portare un aiuto immediato e concreto ai tanti bambini costretti a lasciare la propria casa. Ai.Bi. fornisce un supporto psicologico, organizza attività ludiche e procura aiuti concreti come vestiti e generi alimentari ai profughi ospitati nei paesi confinanti.

CARITAS DIOCESANA SASSARI

La Caritas Diocesana di Sassari è l’ Organismo Pastorale della diocesi sassarese che promuove la testimonianza comunitaria della carità. Come organismo della Chiesa anima le comunità ecclesiali al senso della carità con uno stile di approccio alla realtà basato sull’Ascolto, sull’osservazione e sul discernimento.

Per l’emergenza scaturita dalla guerra in Ucraina, la Caritas Diocesana di Sassari accoglie donne e minori arrivati sul territorio sassarese per garantire loro un minimo di serenità e autonomia da tutti i beni primari.

AUSER VOLONTARIATO PROVINCIALE PESARO URBINO

Auser Volontariato Provinciale Pesaro Urbino è un’associazione di volontariato e di promozione sociale impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo. La proposta associativa è aperta alle relazioni di dialogo tra generazioni, nazionalità, culture diverse, la persona è protagonista e risorsa per sé e per gli altri in tutte le età.

L’Organizzazione Non Profit aiuta concretamente sia i profughi arrivati in Italia, sia la popolazione civile che ancora non è riuscita a lasciare l’Ucraina.

IL MANTELLO FERRARA

Il Mantello Emporio Solidale Ferrara offre gratuitamente servizi di ascolto e distribuzione di beni di prima necessità a centinaia di famiglie in condizione di vulnerabilità, tutelando la loro dignità. È un progetto che va avanti dal 2016 grazie alle donazioni della cittadinanza e di numerose realtà del territorio. 

Il Mantello Emporio Solidale di Ferrara è in prima linea per l’accoglienza di persone e bambini in fuga dalla guerra. Grazie alle donazioni ricevute, l’Organizzazione offre una risposta mirata ai bisogni specifici.

ASSOCIAZIONE DON BOSCO 2000 IMPRESA SOCIALE

L’Associazione Don Bosco 2000 è un’Organizzazione Non Profit salesiana che promuove i diritti umani e migliora le condizioni di vita di tanti giovani, italiani e stranieri, in situazioni di vulnerabilità, ispirandosi al pensiero di Don Bosco. “La carità non conosce diversità di razze, né distanza di luoghi”.

L’Associazione ha noleggiato un autobus grazie al quale sono stati messi in salvo diversi profughi in fuga dal confine tra Polonia e Ucraina. Si è poi attivata per organizzare l’accoglienza presso i loro centri e le famiglie che hanno dato la disponibilità.

SHELTERBOX ITALIA

ShelterBox è all’opera nell’Europa Orientale per capire che tipo di articoli di emergenza necessitano le persone in fuga dall’Ucraina. Non solo acquisto di tende, shelter-kit, box scuola, coperte termiche, luci fosforescenti e forni, ma soprattutto formazione di volontari e gestione della logistica dello stoccaggio e dei trasporti.

CADIS INTERNATIONAL

Camillian Disaster Service International – CADIS è dalla parte dei più vulnerabili. Provvediamo ai bisogni umanitari, psico-sociali, pastorali e di sviluppo delle popolazioni colpite da disastri naturali e non con programmi di intervento in Africa, Sud-est asiatico, Centro e Sud America.

CADIS in collaborazione con altre organizzazioni camilliane e non, sta mobilitando il sostegno alla risposta di emergenza alla crisi ucraina da parte della Provincia Camilliana di Polonia.

SOLETERRE – STRATEGIE DI PACE ONLUS

Soleterre Strategie di Pace Onlus ogni giorno si impegna  per garantire il Diritto alla Salute a bambini, donne e uomini nelle Terre Sole. Migliorano la qualità della vita dei bambini malati di cancro, garantendo loro cure mediche, accoglienza e sostegno psico-sociale.

Soleterre sta aiutando attivamente a KIev e Leopoli i bambini malati di cancro e le loro famiglie, fornendo loro medicinali e cure sul campo in Ucraina e portando – attraverso corridoi umanitari – i bambini col tumore in Italia, affinché possano continuare a curarsi in un luogo sicuro.

L’Organizzazione è inoltre beneficiaria del contest benefico promosso su Wishraiser da Vittoria Italia. Clicca qui per partecipare!

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Soleterre Onlus e Vittoria Italia per l’Ucraina, il contest benefico su Wishraiser /soleterre-onlus-ucraina-donazione-contest-benefico-wishraiser/ /soleterre-onlus-ucraina-donazione-contest-benefico-wishraiser/#respond Tue, 05 Apr 2022 10:07:20 +0000 /?p=3135 Dal 2003 Soleterre Onlus è in Ucraina per garantire ai bambini malati…

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Dal 2003 Soleterre Onlus è in Ucraina per garantire ai bambini malati di cancro supporto psicologico, sostegno economico e accesso a cure di qualità. Fin dal primo giorno dell’invasione da parte della Russia, Soleterre si è adoperata per garantire la continuità delle cure necessarie e, soprattutto, impedire che le terapie venissero interrotte.

Durante i primi giorni di guerra gli operatori dell’Organizzazione Non Profit hanno portato assistenza ai bambini nei bunker degli ospedali di Kiev, ma quando la situazione è peggiorata, hanno organizzato la loro evacuazione prima verso l’ospedale di Lviv e poi verso le strutture in Italia, il tutto con l’assistenza fondamentale di medici, infermieri e psicologi di Soleterre.

Soleterre è una delle onlus che ha saputo rispondere all’emergenza umanitaria e sanitaria con tempestività e fermezza. Anche per questo motivo Vittoria Italia ha scelto l’Organizzazione bergamasca come beneficiaria del contest di solidarietà lanciato su Wishraiser

Partecipando al contest, avrai la possibilità di vincere una delle tre bici Pinarello messe in palio da Vittoria Italia!

Ucraina, come donare per Soleterre Onlus

Il prezioso lavoro di Soleterre Onlus in Ucraina è reso possibile soprattutto grazie ai sostenitori dell’Organizzazione che, da subito, non hanno fatto mancare il loro contributo.

Tuttavia, in un contesto di guerra che non accenna a migliorare, c’è ancora tanto bisogno di aiuto. 

Per questo Vittoria Italia ha deciso di sostenere in modo concreto i bambini ucraini che stanno vivendo la tragedia della guerra sulla loro pelle. In collaborazione con Wishraiser, Vittoria ha lanciato una campagna di raccolta fondi mettendo in palio 3 biciclette da corsa del suo Servizio Corse, la squadra di meccanici Vittoria che fornisce assistenza tecnica neutrale ai corridori nelle principali competizioni ciclistiche in tutto il mondo. 

Le 3 biciclette da corsa, che in questi anni hanno portato numerosi campioni al traguardo, sono delle Pinarello Dogma K 65.1 con telaio in carbonio, equipaggiate con gruppo Shimano Ultegra 11 velocità, ruote Qurano 46 in carbonio e tubolari Corsa in cotone. Le biciclette sono disponibili rispettivamente in taglia 51, 54 e 55 (clicca qui per maggiori informazioni sulle misure della bicicletta).

La missione del Servizio Corse di Vittoria è quella di mettersi al servizio degli altri, soprattutto nel momento di maggiore bisogno. Attraverso questa raccolta fondi, Vittoria e il suo Servizio Corse intendono impegnare il loro altruismo per una causa più grande.

La sofferenza che la guerra in Ucraina sta provocando sulla popolazione è sotto gli occhi di tutti e Vittoria vuole fare la sua parte. 

Partecipa al contest cliccando qui.

Oltre al contest, puoi sostenere le attività di Soleterre Onlus anche con una donazione regolare. Attraverso un sostegno continuativo, l’Organizzazione può pianificare meglio le proprie attività e i propri interventi (ne abbiamo parlato approfonditamente qui). 

Come Wishraiser, premiamo i sostenitori dando loro la possibilità di vincere ogni settimana premi da sogno.

Attiva ora una donazione regolare a favore di Soleterre Onlus.

Soleterre Onlus, la storia in breve

Soleterre è una Fondazione Onlus che dal 2002 lavora per il riconoscimento e l’applicazione del Diritto alla Salute nel suo significato più ampio. Per questo oltre a fornire cure e assistenza medica si impegna per la salvaguardia e la promozione del benessere psico-fisico per tutte e tutti, sia a livello individuale che collettivo, ad ogni età e in ogni parte del mondo.

Nel 2010 nasce il Programma Internazionale di Oncologia Pediatrica “Grande Contro il Cancro” volto a sviluppare la prevenzione e la diagnosi precoce e a diminuire il livello di sofferenza dei bambini malati di cancro e delle loro famiglie in Italia, Ucraina, Costa d’Avorio, Marocco, Burkina Faso e Uganda.

Soleterre opera a Kiev fin dal 2003 insieme al partner locale Zaporuka per garantire ai bambini malati di cancro supporto psicologico, sostegno economico e accesso a cure di qualità.

Soleterre interviene nei reparti dell’Istituto del Cancro e dell’Istituto di Neurochirurgia di Kiev e nell’Ospedale Regionale di L’viv fornendo strumentazione chirurgica e farmaci.

A Kiev è nata la prima Casa di Accoglienza, “La Dacha del Sorriso” con lo scopo di offrire un alloggio gratuito ai bambini malati di tumore e le loro famiglie per il periodo delle cure.

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2 aprile 2022, Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo /2-aprile-2022-giornata-mondiale-della-consapevolezza-autismo/ /2-aprile-2022-giornata-mondiale-della-consapevolezza-autismo/#respond Tue, 29 Mar 2022 17:07:01 +0000 /?p=3105 Il 2 aprile è la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo (World Autism…

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Il 2 aprile è la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo (World Autism Awareness Day, WAAD), giorno dedicato alla riflessione sui diritti delle persone affette da disturbi dello spettro autistico. 

Istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema, nel corso degli anni durante questa importante ricorrenza si sono moltiplicate le iniziative di scuole, enti istituzionali e associazioni per informare, raccogliere fondi e promuovere la ricerca.

Cos’è l’autismo

Comunemente noti con il termine generico di autismo, i disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo che compromettono le aree dell’interazione sociale e della comunicazione, e portano la persona ad assumere modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività.
I sintomi e la loro gravità si manifestano in modo differente da persona a persona, di conseguenza i bisogni e le necessità variano e mutano nel tempo.

L’autismo in Italia

Secondo i dati del Ministero della Salute, in Italia si stima che 1 bambino su 77 di età compresa tra i 7 e i 9 anni ha avuto diagnosi di disturbo dello spettro autistico. La patologia risulta essere più frequente nei maschi (i ragazzi sono 4,4 volte in più rispetto alle femmine).

Rispetto alla popolazione adulta, non esistono dati ufficiali per via dell’assenza di studi effettuati a livello nazionale. 

L’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo) ha stimato, per una popolazione residente in Italia di oltre 60 milioni, almeno 600.000 persone, e quindi famiglie, interessate direttamente dall’autismo.

Le Organizzazioni nostre Partner da sostenere, non solo per la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo

Le giornate internazionali sono un ottimo momento per accendere i riflettori su tematiche sociali. Le famiglie con almeno un componente affetto da disturbi dello spettro autistico, però, andrebbero sostenute ogni giorno, anche e soprattutto a riflettori spenti.

A questo proposito sono importanti le testimonianze dirette di personaggi dello spettacolo perché, come ha raccontato il musicista Elio, “L’autismo è un tema che non interessa a nessuno. Perché se non ce l’hai non puoi renderti conto di cosa rappresenti. Il numero dei casi è sempre più alto”.

Per le Organizzazioni Non Profit che si occupano dei diritti di soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico, avere un supporto costante che dia continuità al loro lavoro è fondamentale. Per questo la donazione regolare è uno strumento imprescindibile.

Le Organizzazioni Non Profit che si occupano di autismo Partner di Wishraiser

ANGSA Biella Aps

ANGSA BIELLA APS opera sul territorio di Biella e dintorni per sostenere e supportare le famiglie di persone con Autismo. Promuove la formazione degli operatori e tutela i diritti civili delle persone autistiche, affinché sia loro garantito il diritto inalienabile a una vita libera e tutelata.

TAM – Tieni a Mente ODV

Tieni a Mente ODV opera in provincia di Napoli offrendo sostegno psicologico e interventi educativi e abilitativi. Lavorano per l’inclusione sociale di persone con disturbo dello spettro autistico, Alzheimer o altre demenze, malattie neurodegenerative. Danno il supporto necessario a caregivers e familiari nell’affrontare le sfide quotidiane.

A mani libere

A Mani libere è un’associazione senza scopo di lucro con sede a Faenza, in provincia di Ravenna, che finanzia progetti sociali rivolti a bambini-ragazzi con Autismo e Disabilità Intellettive.

Fondazione Stella Maris Mediterraneo Onlus

Stella Maris Mediterraneo ONLUS è un punto di riferimento per la neuropsichiatria infantile e l’autismo in Basilicata: un Centro di eccellenza per la diagnosi, la cura e la ricerca per tutto il Sud Italia.

Con_Tatto Aps

L’Associazione Con_Tatto con sede a Borgaro Torinese, nasce per rispondere efficacemente alle esigenze delle persone con autismo e delle loro famiglie. L’Associazione offre un supporto informativo e formativo, educativo/abilitativo dell’intero percorso di vita.

Timeaut – Cooperativa Sociale Onlus

Timeaut è una Cooperativa Sociale nata nel 2015 che opera a Bolzano e in Trentino Alto Adige. Si occupa di interventi psico-educativi basati sull’Analisi Applicata del Comportamento (ABA) per bambini e ragazzi affetti da autismo.

Gli amici di Raffaele (Logos)

L’Associazione di volontariato “Gli Amici di Raffaele” è costituita da famiglie di bambini e ragazzi con disturbi nello spettro autistico. Si impegna sul territorio di Taranto nella promozione di campagne di sensibilizzazione e divulgazione sul tema dell’Autismo, con particolare attenzione all’inclusione sociale.

Abacadabra cooperativa sociale Onlus

La mission di Abacadabra cooperativa sociale Onlus, operativa a Genova, è fornire ai propri utenti la capacità di partecipare alla vita sociale in modo funzionale e nel rispetto della propria unicità. Lavorano affinché la persona abbia gli strumenti per incidere positivamente sulla qualità della propria vita.

Mai stati sulla luna? Aps

Mai Stati Sulla Luna? realizza progetti sociali innovativi sul territorio di Crema dedicati a bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico o con disabilità intellettiva e alle loro famiglie.

I fantastici 15 onlus

Scrivere è un lavoro duro, ma qualcuno deve pur farlo. E i Fantastici 15, ovvero i redattori dell’omonimo giornale edito a Verona dal mal marzo 2013, adolescenti con Disturbo dello Spettro autistico, lo fanno senza paura. L’obiettivo? Rompere gli stereotipi e sviluppare nuove strategie comunicative.

Associazione genitori arcobaleno ODV Venafro

L’Associazione Genitori Arcobaleno ODV Venafro nasce nel 2016 a in Molise, dall’incontro di un gruppo di genitori di ragazzi disabili. Dallo scambio di conoscenze, bisogni e informazioni si è sviluppata una struttura che si occupa di aiutare persone disabili e sostenere le loro famiglie.

Portaperta Società Cooperativa sociale onlus

Portaperta è una cooperativa sociale, nata nel 1998, attiva in provincia di Belluno nell’ambito dei servizi socio-assistenziali rivolti a persone disabili e minori. Favorisce validi percorsi per il benessere psico-fisico degli utenti, attraverso comunità residenziali, centri diurni e altri servizi.

ASSOCIAZIONE ITALIANA DISORDINI DA ESPOSIZIONE FETALE AD ALCOL E/O DROGHE (AIDEFAD – APS)

AIDEFAD-ETS/APS nasce a Spresiano, in provincia di Treviso, grazie alla forte motivazione di chi conosce l’inferno del non corretto riconoscimento di questo Disturbo del neurosviluppo, per in-formare sui Disordini da esposizione fetale ad alcol e/o droghe e migliorare la qualità di chi convive convive con questa disabilità permanente.

Cooperativa sociale insegnando onlus

La mission della Cooperativa sociale insegnando onlus, con sede a Somma Lombardo, è creare inclusione attraverso le attività sportive e lavorative, con progetti inclusivi che diano la continuità a ragazzi con disabilità attraverso campagne di sensibilizzazione con normodotati e attività ed eventi atti all’inclusione stessa.

L’emozione non ha voce

La Onlus l’emozione non ha voce lavora a Roma dal 2013 con ragazzi autistici al termine del loro percorso scolastico. L’obiettivo è quello di permettergli di stringere legami affettivi e imparare a svolgere delle attività occupazionali spendibili nella loro quotidianità.

Channel Morbegno APS

L’Associazione Channel Morbegno APS lavora a Morbegno, in Lombardia, dal 2014 per promuovere la cultura in ogni suo aspetto, cogliere e rispondere ai bisogni sociali del territorio e mettersi in gioco con e per gli altri.

Fondazione La Cascina del Castello

La Fondazione La cascina del castello nasce in Valle d’Aosta con l’obiettivo di realizzare una farm community per adulti con autismo rimasti senza supporto familiare: un Durante e Dopo di Noi in un contesto naturale e protetto, proprio di fronte al castello di Fénis.

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La storia di Yulia, giovane mamma ucraina costretta a scappare da Kiev /la-storia-di-yulia-giovane-mamma-ucraina-costretta-a-scappare-da-kiev/ /la-storia-di-yulia-giovane-mamma-ucraina-costretta-a-scappare-da-kiev/#respond Fri, 18 Mar 2022 15:17:05 +0000 /?p=3098 AiBi Amici dei Bambini ha raccolto la testimonianza di Yulia, giovane mamma…

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AiBi Amici dei Bambini ha raccolto la testimonianza di Yulia, giovane mamma che, grazie al supporto dell’Organizzazione Partner di Wishraiser, è riuscita ad arrivare in Italia e a regalare una prospettiva di vita migliore ai suoi due figli.

La sua storia è un esempio di speranza e al contempo uno stimolo a sostenere la campagna BAMBINIxLAPACE di AiBi (puoi farlo attivando una donazione regolare qui o con una donazione one-off qui).

Yulia è una donna forte e coraggiosa. Lo è da oltre dieci anni, ovvero da quando, rimasta vedova, ha cresciuto da sola i suoi due figli di 2 e 4 anni. Mai avrebbe immaginato allora che si sarebbe trovata a dover fuggire con i propri figli dalla sua città natale, guidando per quattro giorni e attraversando cinque stati.

Lo scorso 24 febbraio, quando l’esercito russo iniziò l’invasione dell’Ucraina, Yulia e i suoi due figli si trovavano a Vinnytsia, a casa della madre. In un primo momento fu presa da sconforto e smarrimento: la sua città, Kiev, a oltre 250 km di distanza e quella sensazione che avrebbe dovuto guidare nella direzione opposta, verso una meta ancora più distante.

Yulia è fortunata, conosce l’Italia e l’italiano grazie al suo lavoro come referente per le adozioni internazionali per Crescere Insieme. Yulia ha colleghi e amici in Italia e in poco tempo ha ricevuto un aiuto concreto: la possibilità di essere accolta in un alloggio ad Arona offerto da una famiglia di AiBi Amici dei Bambini

Yulia si è così messa alla guida della sua auto e con forza e tenacia ha affrontato interminabili ore alla guida e attese estenuanti per passare le dogane, finché non ha portato in salvo i suoi figli.

Ogni giorno ringrazia AiBi per il lavoro svolto, ringrazia l’Italia per averla accolta e per fornirgli, in questi tempi durissimi, attimi di normalità.

Ogni giorno pensa anche alla sua Kiev, a sua madre rimasta lì, a suo fratello e suo nipote arruolati nelle unità di difesa territoriale.

Yulia è riuscita a raggiungere il nostro paese in fretta, ma ci sono ancora tante persone che hanno bisogno di aiuto per lasciare un paese dove la guerra non accenna a diminuire d’intensità.

AiBi Amici dei Bambini è un’Organizzazione Partner di Wishraiser che opera in Ucraina dal 1999 e che, fin dalle prime ore del conflitto, si è adoperata per proteggere le vittime più fragili: i minori.

L’Organizzazione ci riesce grazie al supporto di tanti donatori che non stanno facendo mancare il loro contributo.

Puoi fare anche tu la tua parte attivando una donazione regolare (qui spieghiamo perché per le Organizzazioni Non Profit questo tipo di sostegno è fondamentale) oppure visitando il sito https://www.aibi.it/

La storia di Yulia sul sito di AiBi Amici dei Bambini –> https://www.aibi.it/ita/yulia-fuga-kiev-italia-trovato-sorriso-grazie-aibi/

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#BAMBINIxLAPACE, la campagna di Ai.Bi. Amici dei Bambini a sostegno dei minori abbandonati in Ucraina /bambinixlapace-la-campagna-di-aibi-amici-dei-bambini-a-sostegno-dei-minori-abbandonati-in-ucraina/ /bambinixlapace-la-campagna-di-aibi-amici-dei-bambini-a-sostegno-dei-minori-abbandonati-in-ucraina/#respond Wed, 09 Mar 2022 13:17:44 +0000 /?p=3090 L'Organizzazione Non Profit Amici dei Bambini opera in Ucraina dal 1999. Oggi è in prima linea per aiutare i minori vittime della guerra, fai anche tu la tua parte!

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La guerra esplosa in Ucraina, alle porte dell’Europa, è stato un evento tragico e improvviso. Ogni giorno sentiamo notizie direttamente dalle città colpite e cresce nella popolazione un sentimento di solidarietà verso i civili ucraini

Fare qualcosa di concreto, anche dall’Italia, è possibile.

Fin dalle prime ore dell’avanzata russa nel paese, infatti, sono molte le Organizzazioni Non Profit che si sono mobilitate per aiutare concretamente i civili ucraini. Tra queste c’è anche Ai.Bi. Amici dei Bambini, Organizzazione Partner di Wishraiser che opera in Ucraina dal 1999.

Da oltre vent’anni, Ai.Bi. sostiene i minori dell’orfanotrofio Volodarka, nella regione di Kiev, assicurando loro cure mediche, accesso all’istruzione e supporto psico-sociale. 

#BAMBINIxLAPACE, Ai.Bi. Amici dei Bambini a sostegno dell'Ucraina | Wishraiser

#BAMBINIxLAPACE è la campagna solidale lanciata dall’Organizzazione al fine di fornire un aiuto concreto e immediato ai tanti bambini che si sono ritrovati improvvisamente in una nuova, terribile, condizione. 

Grazie ai cooperanti presenti in Ucraina e nella vicina Moldova, Ai.Bi. ha potuto da subito portare il proprio supporto. 

Nello specifico, in Ucraina l’Organizzazione sta implementando il supporto psicologico per bambini e ragazzi, organizza attività ludiche per regalare un minimo di spensieratezza e speranza, procura aiuti concreti come vestiti, alimenti e materiale scolastico, contribuisce infine alle spese di trasporto per permettere ai minori di lasciare le zone più critiche del conflitto.

In Moldova ha organizzato le attività di prima accoglienza a supporto dei profughi arrivati dall’Ucraina ed allestito un campo profughi a Chisinau, la capitale del Paese, con una capacità di 450 posti. 

Oltre alle azioni sul campo, Ai.Bi. ha portato avanti anche iniziative in Italia come l’apertura del punto di prima assistenza a Salerno o il coinvolgimento della storica pasticceria Walter Fusco nella raccolta fondi, inoltre, il ricavato del 17° Torneo Amici dei Bambini sarà interamente devoluto alla campagna.

Tutto questo è stato possibile grazie ai sostenitori di Ai.Bi., che non hanno mai fatto mancare il loro supporto.

Tanto è stato fatto, ma purtroppo tanto c’è ancora da fare, perché il conflitto non accenna a fermarsi. 

Anche tu puoi sostenere le attività di Ai.Bi. Amici dei Bambini, attiva una donazione regolare su Wishraiser cliccando qui.

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Cinque personaggi femminili della cultura pop diventate icone di massa /cinque-personaggi-femminili-della-cultura-pop-diventate-icone-di-massa/ /cinque-personaggi-femminili-della-cultura-pop-diventate-icone-di-massa/#respond Mon, 07 Mar 2022 14:25:08 +0000 /?p=3056 Celebriamo l’otto marzo 2022 con 5 personaggi femminili della cultura popolare che hanno ribaltato gli stereotipi di genere: Eva Kant, la principessa Leia, Xena, Julia Kendall e Wonder Woman.

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Spesso etichettate come prodotti stereotipati e machisti, le grandi narrazioni popolari hanno offerto nel corso degli anni personaggi femminili che hanno ribaltato gli stereotipi di genere, diventando delle vere e proprie icone della cultura pop.

Di seguito ne vediamo cinque esempi significativi.

Leia Organa

Leia Organa, principessa di Star Wars | Wishraiser
Carrie Fisher nei panni di Leia Organa Copyright © Disney

La principessa Leia, tra i protagonisti dell’incredibile saga di Star Wars, viene presentata nel primo film in una classica situazione di racconto avventuroso: rapita da Darth Vader e tenuta prigioniera in una cella nella sua astronave. 

Un gruppo di eroi si recano a salvarla, tra i quali spiccano Luke Skywalker, ragazzo dall’animo puro che sogna di diventare un guerriero e Han Solo, simpatica canaglia dal cuore d’oro. 

Raggiunta Leia nella sua cella, però, emerge un piccolo problema: né Luke né Han hanno pensato a una via di fuga e si trovano intrappolati sotto una pioggia di proiettili laser. A questo punto Leia strappa dalle mani di Luke la pistola e crea una via di fuga, salvando tutti.

Nel corso della saga fantasy, Leia mantiene questa caratteristica in ogni aspetto del suo carattere. Agisce e non subisce, imponendosi da subito come uno dei personaggi più riusciti della cultura popolare.

Wonder Woman

Wonder Woman, comics | Wishraiser
Wonder Woman, Copyright © Warner Bros.

La prima supereroina della storia non può non essere presente in questa breve lista. Creata nel 1941 dallo psicologo William Moulton Marston (che ne curava le sceneggiature) e dal disegnatore Harry G. Peters, Wonder Woman è fin dagli esordi un punto di riferimento degli ideali femministi e dell’emancipazione femminile.

Nei primi anni di vita editoriale, Wonder Woman viene spesso catturata da criminali uomini che la imprigionano mettendola in situazioni che ricordano il bondage e la sottomissione.

Situazioni dalle quali lei puntualmente si libera, incoraggiando implicitamente le donne a difendere se stesse, a imparare a combattere e ad essere forti, in modo che non debbano essere spaventate o dipendere dagli uomini.

Come la maggior parte dei prodotti seriali statunitensi, anche Wonder Woman tra gli anni Cinquanta e Sessanta ha subito una forte stereotipizzazione. Tuttavia, complice il movimento femminista, a partire dai primi anni Settanta è tornata ad incarnare i suoi valori originali, che conserva ancora oggi.

Julia

Julia Kendall, Sergio Bonelli Editore | Wishraiser
Julia, Copyright © Sergio Bonelli Editore

Nata nel 1998 dalla fantasia di Giancarlo Berardi, Julia Kendall è una criminologa che, oltre ad insegnare all’università, lavora spesso come consulente della polizia della fittizia Garden City.

La sua serie mensile – attualmente giunta al numero 282, più vari speciali – fu la prima di Sergio Bonelli Editore con una protagonista femminile.
Fin dagli esordi, Julia è presentata come una donna moderna, con una concezione moderna della vita e dei rapporti interpersonali.

La sua popolarità le consentirà presto di uscire dai confini della carta stampata per approdare in televisione.

Eva Kant

Eva Kant. coprotagonista di Diabolik | Wishraiser
Eva Kant, Copyright © Astorina s.r.l.

Abbiamo già parlato di Eva Kant quando abbiamo dedicato un post ad Angela e Luciana Giussani, le geniali creatrici di Diabolik.

Lungi dall’essere la semplice partner del protagonista, la compagna che lo attende paziente dopo ogni colpo, Eva Kant è una vera e propria co-protagonista delle avventure di Diabolik.

Intelligente, abile e scaltra, spesso determinante nella risoluzione della vicenda.

Più di ogni altra cosa, però, l’aspetto rivoluzionario di Eva Kant è la natura della sua relazione con Diabolik: non sono sposati né hanno intenzione di farlo, imponendosi come una delle prime coppie di fatto della cultura pop.

Xena

Xena principessa guerriera | Wishraiser
Xena, Copyright © aventi diritto

Nata come personaggio della della serie TV Hercules, Xena è riuscita da subito a imporsi come figura autonoma, tanto da meritare una serie spin-off nella quale è l’assoluta protagonista.

La “principessa guerriera” combatte come una moderna amazzone in un mondo fantasy tipicamente appannaggio degli uomini, al suo fianco Olimpia: amica e aiutante, ma soprattutto compagna della protagonista.

Xena è stata infatti un’eroina femminista degli anni ‘90. Un personaggio precursore delle battaglie sulla libertà sessuale, per via delle sue relazioni uomini e la tensione erotica tra lei e Olimpia, resa palese negli episodi finali con un bacio.

Il suo impatto nella cultura di massa è così grande che viene spesso citata in film e serie tv.

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Diabolik, un personaggio fuori dagli schemi creato da due donne fuori dagli stereotipi /diabolik-un-personaggio-fuori-dagli-schemi-creato-da-due-donne-fuori-dagli-stereotipi/ /diabolik-un-personaggio-fuori-dagli-schemi-creato-da-due-donne-fuori-dagli-stereotipi/#respond Fri, 03 Dec 2021 09:32:56 +0000 /?p=2933 Angela e Luciana Giussani sono state due donne che, negli anni Sessanta,…

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Angela e Luciana Giussani sono state due donne che, negli anni Sessanta, hanno portato avanti una rivoluzione dirompente rispetto a costumi e sentire popolare del tempo.

Due donne emancipate, due imprenditrici e artiste che hanno inventato il fumetto nero italiano, creando una vera e propria icona: Diabolik.

La storia di successo di oggi è dedicata proprio a queste due donne che, in un mondo maschile e maschilista, hanno dimostrato come fosse naturale uscire dagli stereotipi e inseguire i propri sogni.

Angela e Luciana Giussani, due donne emancipate e di successo

Angela Giussani inizia la sua avventura nel mondo dell’editoria lavorando per l’Astoria Edizioni, casa editrice del marito, l’eccentrico editore Gino Sansoni. 

Siamo negli anni Cinquanta e la giovane Angela già dimostra di essere una ragazza fuori dal comune: non sa stirare né cucinare. Non ha assolutamente voglia di imparare ad essere una casalinga modello. Vuole lavorare ed essere indipendente.

Proprio per questo, accetta la proposta di lavoro del marito che sa benissimo che l’unico modo per tenerla vicino è quello di permetterle di lavorare.

La redazione dell’Astoria, però, va molto stretta ad Angela, che qualche anno dopo si dimetterà per fondare la sua casa editrice personale, chiamata Astorina (una Astoria più piccola).

Sansoni gli offre anche una stanza della sua Astoria per lavorare: la cucina. Proprio il luogo dove, secondo i canoni dell’epoca, una brava donna avrebbe dovuto passare la maggior parte del tempo.

Ad Angela la cucina andrà benissimo: aveva deciso di produrre fumetti e il lavandino si rivelò fondamentale per i disegnatori, che potevano comodamente sciacquare le chine dalle quali davano vita al mondo di Diabolik.

Angela era così, capace di ribaltare con nonchalance uno stereotipo e trasformalo in archetipo: lo fece con la figura della donna casalinga, ribaltò il ruolo della cucina e, di lì a pochi anni, utilizzò un mezzo come il fumetto, ingenuamente ritenuto solo per bambini, per raccontare storie nere.
Non contenta di smontare preconcetti e sistemi antiquati, Angela non si fa problemi a divorziare quando capisce che la storia con Gino Sansoni non può più andare avanti. In un mondo dove le donne che guidano vengono viste con scetticismo, poi, prende il brevetto da pilota di aereo.

L’Astorina e il successo di Diabolik

Il primo fumetto pubblicato dall’Astorina è la serie, importata dagli Stati Uniti, Big Ben Bolt, che racconta le gesta di un campione di pugilato sempre pronto ad aiutare il prossimo. La vita editoriale di Big Ben Bolt non è fortunata in Italia e la serie si chiude dopo due anni. 

A questo punto, Angela decide di provare con qualcosa di totalmente suo. Si ricorda di un libro casualmente trovato in treno (un romanzo di Fantomas) e di un caso di cronaca di qualche anno prima, dove l’assassino sfidava apertamente la polizia attraverso lettere e indovinelli firmati “Diabolich”.

Come pezzi di un puzzle, Angela unisce gli elementi cardini di quella che sarà un’icona della cultura popolare italiana: l’ispettore Ginko (il cui nome deriva dal marito di Angela, Gino, con l’aggiunta di una k), Eva Kant (che deve il cognome al filosofo Immanuel Kant, centrale nella tesina di diploma di Angela Giussani), la cittadina di Clerville e la Jaguar.

Dopo tredici numeri, Angela chiama la sorella Luciana ad affiancarla nella stesura dei soggetti e delle sceneggiature. 

La minore delle Giussani si era diplomata e aveva da subito trovato un impiego presso una fabbrica di aspirapolvere. Seguendo il brillante esempio della sorella, anche lei aveva trovato la sua strada uscendo dall’ombra del marito e non indossando i panni della moglie-casalinga. 

Come Angela, però, anche Luciana voleva di più. Per questo accettò senza pensarci troppo la proposta della sorella.

Le sorelle Giussani scriveranno a quattro mani le avventure del re del terrore per più di 25 anni, fino alla morte di Angela. 
Luciana ha gestito l’Astorina fino al 1992, continuando però a scrivere le avventure di Diabolik ed Eva Kant fino al 2000.

Angela e Luciana Giussani, creatrici di Diabolik, due donne emancipate | Wishraiser

Diabolik, un fumetto rivoluzionario

Quando approdò nelle edicole nel novembre del 1962, il fumetto di Diabolik rappresentò da subito una rivoluzione: per il formato e per le storie al suo interno.

Si presentò come un fumetto dalle dimensioni ridotte (in seguito sarà ribattezzato formato pocket), un tascabile perfetto per essere letto in treno dai moltissimi pendolari che, ogni giorno, arrivavano a Milano. 

Attraverso il mezzo del fumetto, ingiustamente considerato un medium indirizzato ai soli bambini, le sorelle Giussani raccontano storie nere con una dose importante di violenza. Il protagonista è un criminale che ha sempre la meglio sulla legge. 

Proprio con Diabolik, nasce il fumetto nero italiano.

Copertina primo numero fumetto Diabolik il re del terrore | Wishraiser

Chi è Diabolik

“Il re del terrore” il ladro più abile del suo mondo e, probabilmente, di tutta la cultura popolare. Sebbena agisca nell’illegalità, non esitando a uccidere chi può intralciare i suoi piani, Diabolik ha un ferreo codice d’onore: rispetta gli animi nobili, è riconoscente verso chi gli si dimostra amico e non colpisce mai i più deboli. Per queste ragioni odia e spesso combatte mafiosi, narcotrafficanti, strozzini e criminalità organizzata in generale.

Eva Kant, la donna con la quale condivide tutto, è la sua metà perfetta. Complice e amante, Eva non tradirebbe mai Diabolik e viceversa.

Anche nel rapporto tra i due protagonisti, troviamo il seme di una piccola rivoluzione: i due non sono sposati, sono una coppia di fatto.

La nemesi di Diabolik è rappresentata dall’ispettore Ginko, integerrimo rappresentante della legge, ossessionato da Diabolik e dal suo lavoro. Ginko è un uomo di astuzia e abilità pari a quelle del suo arcinemico, che ha la meglio su di lui solo perché “gioca sporco”, mentre l’ispettore non violerà mai la legge.

Diabolik oltre il fumetto

Come accade per i personaggi in grado di imporsi all’interno dell’immaginario collettivo, anche Diabolik è riuscito, negli anni, ad andare oltre il suo mezzo nativo.

Romanzi, show radiofonici, documentari, serie a cartoni animati e lungometraggi si sono alternati fin dagli albori 

L’adattamento più atteso degli ultimi anni è certamente il film di imminente uscita, Diabolik, con la regia dei Manetti Bros., che vede Luca Marinelli nel ruolo del protagonista, Miriam Leone nei panni di Eva Kant e Valerio Mastandrea in quelli dell’ispettore Ginko.

Locandina del film Diabolik 2021 | Wishraiser

La storia di Angela e Luciana Giussani è un esempio di resilienza, determinazione, e voglia di credere nei propri sogni. Una storia che in Wishraiser sentiamo molto vicina, perché ci impegniamo ogni giorno a realizzare progetti e sogni al fianco delle Organizzazioni Non Profit nostre partner.

Se anche tu vuoi fare la tua parte, clicca qui.

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La storia di Giannis Antetokounmpo: da migrante clandestino a campione NBA /la-storia-di-giannis-antetokounmpo-da-migrante-clandestino-a-campione-nba/ /la-storia-di-giannis-antetokounmpo-da-migrante-clandestino-a-campione-nba/#respond Tue, 12 Oct 2021 10:20:22 +0000 /?p=2753 Giannis Antetokounmpo, la storia di un immigrato divenuto superstar NBA

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Lo scorso 19 ottobre ha preso il via una nuova stagione regolare della NBA, ovvero il campionato di pallacanestro più importante e competitivo del mondo. 
A difendere il titolo vinto lo scorso anno, ci sono i Milwaukee Bucks guidati da Giannis Antetokounmpo, gigante greco di origine nigeriana di 211 centimetri con una storia da prendere ad esempio.

Giannis, l’immigrato clandestino

Giannis nasce nel 1994 ad Atene. I suoi genitori Charles e Veronica erano arrivati in Europa da clandestini due anni prima, quando avevano deciso di fuggire dalla loro natia Nigeria. 

La famiglia Adetokunbo, divenuta in seguito Antetokounmpo in un processo di “grecizzazione”, vive nel quartiere Sepolia, alla periferia di Atene, ed è formata dai genitori e i cinque figli Francis, Thanasis, Giannis, Kostas e Alexis.

L’infanzia di Giannis Antetokounmpo ad Atene

Una famiglia numerosa, un quartiere difficile nel paese europeo con l’economia più fragile. L’infanzia dei fratelli Antetokounmpo è tutt’altro che idilliaca: fino ai diciotto anni sono apolidi, né nigeriani né greci; sono vittime di razzismo e xenofobia, condizione che li porta a temere ogni giorno di essere denunciati come clandestini e spediti in Nigeria, paese lontano che molti di loro non hanno mai visto.

Giannis e suo fratello maggiore Thanasis per contribuire alle poche entrate familiari, iniziano a fare gli ambulanti: vendono orologi, borse e occhiali da sole contraffatti in ogni mercato tra Atene e dintorni. 

Forse proprio il loro girovagare fa sì che vengano notati da un allenatore di pallacanestro locale. Due ragazzi molto più alti della media della loro età sono un materiale umano troppo invitante per qualsiasi coach di basket.

I primi passi dei fratelli Antetokounmpo su un campo da basket

Giannis e Thanasis, prendono confidenza con quello sport e diventa chiaro da subito che la palla a spicchi può diventare molto di più di una semplice distrazione, può essere una via di fuga, l’opportunità per una vita migliore per loro e per la loro famiglia.

I primi allenamenti non possono, però, farli insieme: in famiglia c’è un solo paio di scarpe sportive, pertanto sono costretti ad alternarsi. Ciò che non manca ad entrambi è la tenacia e la costanza, unite a due fisici incredibili che continuano a svilupparsi.

Giannis, in particolare, oltre alle doti atletiche dimostra di avere una forza mentale e un’attitudine per il lavoro fuori dal comune.

Il primo contratto da professionista di Giannis Antetokounmpo 

È il 2012 quando Giannis inizia la sua carriera da professionista, gioca per il Filathlitikos, squadra che milita nella lega A2 greca. Nel dicembre dello stesso anno, appena diciottenne, firma un contratto di quattro anni per il Saragozza, in Spagna.

Nella terra iberica non andrà mai a giocare perché suonano le sirene statunitensi e al termine della stagione 2012-2013, viene ingaggiato dai Milwaukee Bucks

Le prime stagioni del Greek Freak in NBA

L’anno è il 2013 e il luogo Brooklyn, New York. È la sera del Draft NBA, una vera e propria cerimonia con la quale, attraverso un meccanismo simile a una lotteria, le squadre NBA hanno la possibilità di scegliere i migliori giovani provenienti dalle università americane o dal resto del pianeta.

“With the 15th pick in the 2013 NBA Draft, the Milwaukee Bucks select Giannis Antetokounmpo”

Gli addetti ai lavori statunitensi fanno fatica a pronunciare il suo nome, lo cercano con lo sguardo, molti non sanno da dove viene quel ragazzo. Lui sa bene da dove proviene e lo mostra con orgoglio in quello che, fino ad allora, è il momento più importante della sua giovane carriera. L’immancabile fratello maggiore Thanasis è al suo fianco e sventola una bandiera della Grecia. 

Nonostante le difficoltà e le discriminazioni, Giannis si sente greco, è greco. 

Nelle prime stagioni in NBA Giannis è uno studente disciplinato. Sa di avere dei mezzi fisici pazzeschi, ma è allo stesso tempo consapevole che deve ambientarsi in quel mondo e migliorare la propria dotazione tecnica.

Giannis Antetokounmpo, i primi anni in NBA | Wishraiser
Giannis Antetokounmpo CC Keith Allison per Wikicommons.

 

Gli anni del suo ambientamento sono caratterizzati da episodi che mostrano come Giannis non abbia mai dimenticato da dove proviene.

Come quando si ritrovò a imbruttire un compagno di squadra perché stava gettando un paio di scarpe
“Sono ancora buone!” gli disse il greco, ben consapevole di cosa voglia dire non avere un paio di scarpe per giocare.

Oppure quando a cena insieme ai fratelli ordinarono solo tre insalate, il piatto più economico, perché a tutti sembrava uno spreco spendere così tanto per mangiare.

O quando, dopo aver mandato il suo intero primo stipendio in Grecia, si ritrovò a dover raggiungere il palasport a piedi, perché non aveva i soldi per il taxi.

Dal punto di vista sportivo, in questo periodo guadagna due soprannomi, The Greek Freak e The Human Alphabet e poco altro.

Giannis Antetokounmpo, la superstar NBA

Nel 2017 arriva un primo importante riconoscimento personale: il Most Improved Player, il premio assegnato al giocatore che tra una stagione e la successiva è migliorato maggiormente.

Dal 2017 al 2020, Giannis si consacra come superstar mondiale della pallacanestro. Lui continua a vincere premi individuali, tra cui quello come miglior giocatore della lega e miglior difensore ma, soprattutto, prende per mano i Milwaukee Bucks e li trasforma da squadra perdente a competitor credibile per la vittoria del titolo.

Giannis Antetokounmpo CC Keith Allison from Hanover, MD, USA, per Wikicommons

 

Giannis Antetokounmpo, il campione NBA

Al termine della stagione 2020, Giannis è in scadenza di contratto. Le migliori squadre della lega farebbero carte false per averlo, lì troverebbe non solo un ricco ingaggio, ma anche altre star con le quali costruire un super-team.

“Alcuni vedono un muro e vanno in un’altra direzione. Io cerco di attraversarlo.”

Con queste parole il greco anticipa la sua decisione di restare a Milwaukee, che dopo otto anni considera la sua seconda casa e per la quale si è speso molto anche fuori dal campo: ha creato associazioni, fatto donazioni e presenziato a eventi di beneficenza. Si sente in debito con quella comunità che lo ha accolto e accettato a braccia aperte

Giannis non ha, ovviamente, dimenticato la Grecia dove ormai è un idolo, non solo dei ragazzini che sognano di diventare grandi sportivi. Le iniziative benefiche che lo vedono protagonista attraversano l’oceano e vanno diritte fino a Sepolia, Atene

Nel 2021 Giannis Antetokounmpo trascina i Milwaukee Bucks alla vittoria del titolo NBA.

La storia di Giannis è spesso definita “da film”, in realtà è una storia di impegno, caparbietà, lotta e sacrificio. Valori che Giannis ha avuto la forza di apprendere sulle strade di Sepolia e di utilizzare per uscire da una situazione difficile. 

Valori che non ha mai smesso di avere come faro e che gli hanno permesso di essere un campione dentro e fuori dal campo.

Come accaduto per Giannis, sono tantissimi i bambini in situazioni di marginalità e non tutti hanno la forza di uscirne da soli, per questo è fondamentale il lavoro delle tantissime Organizzazioni Non Profit che si occupano di Cooperazione Internazionale.

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Un weekend come special guest di Stefano Sensi! /un-weekend-special-guest-stefano-sensi/ /un-weekend-special-guest-stefano-sensi/#respond Thu, 13 Feb 2020 15:34:36 +0000 /?p=1366 Filippo e la sua amica Annalisa, i vincitori della campagna di raccolta…

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Filippo e la sua amica Annalisa, i vincitori della campagna di raccolta fondi a favore di Special Olympics Italia Onlus, hanno vissuto un fantastico weekend come special guest di Stefano Sensi!

La scorsa domenica sono arrivati allo stadio San Siro per l’attesissimo match Inter-Milan-il cosiddetto Derby della Madonnina– e hanno avuto l’opportunità di assistere alla partita proprio dai posti riservati di Stefano Sensi.

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Dopo il match, che si è concluso con un 4-2 per l’Inter, San Siro si è vestito di neroazzurro e i festeggiamenti della squadra vincitrice sono andati avanti per tutta la serata in stile Oscar.

Foto Massimo Paolone/LaPresse 9 febbraio 2020 Milano, Italia sport calcio Inter vs Milan - Campionato di calcio Serie A TIM 2019/2020 - stadio San Siro Nella foto: Stefan De Vrij (FC Internazionale Milano) esulta dopo aver realizzato il gol 3-2 Photo Massimo Paolone/LaPresse February 9, 2020 Milan, Italy sport soccer Inter vs Milan - Italian Football Championship League A TIM 2019/2020 - San Siro stadium In the pic: Stefan De Vrij (FC Internazionale Milano) celebrates after scoring goal 2-3

Ma l’esperienza dei due vincitori non si è conclusa qui: lunedì sera sono stati invitati a cena da Sensi nel suo ristorante preferito di Milano e hanno trascorso una fantastica serata in compagnia del campione interista, della sua ragazza e di alcuni membri del nostro team.

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Tra chiacchiere calcistiche e tante risate la serata è stata davvero piacevole e si è conclusa con autografi e foto insieme al simpatico Stefano.

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Siamo felici di aver potuto realizzare tutto ciò, grazie anche alla disponibilità di Stefano Sensi, e di aver regalato a Filippo e Annalisa due serate indimenticabili.

Grazie anche a tutti voi che avete partecipato a questa bella iniziativa e avete supportato i progetti di Special Olympics Italia Onlus.

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Una domenica sportiva come special guest di DAZN! /domenica-sportiva-special-guest-dazn/ /domenica-sportiva-special-guest-dazn/#respond Fri, 07 Feb 2020 10:18:14 +0000 /?p=1356 Il sogno di tutti i tifosi è quello di assistere al match…

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Il sogno di tutti i tifosi è quello di assistere al match della propria squadra del cuore, vedere dal vivo i propri idoli e scendere a bordo campo per sentire l’adrenalina della partita.

Marcello è il vincitore della campagna di raccolta fondi a favore di Special Olympics Italia Onlus e ha avuto l’opportunità di vivere una domenica sportiva davvero speciale insieme al suo amico Mauro.

I due amici sono da sempre tifosi juventini e non si perdono mai neanche una partita. Ma stavolta non hanno assistito a un semplice match, stavolta l’hanno vissuto da protagonisti!!!

Marcello e Mauro sono arrivati a Torino domenica mattina in vista del match delle 12.30 e hanno avuto l’opportunità di scendere a bordo campo prima dell’inizio della partita. “Entrare a bordo campo insieme agli addetti al lavoro è un’emozione unica, irripetibile”- le parole di Marcello.

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Una piacevole pausa pranzo nell’area hospitality e inizia il match tanto atteso, Juventus-Fiorentina: i due juventini hanno assistito alla partita dall’esclusivo Skybox di Dazn, dove hanno gioito per il trionfo della loro squadra.

Dopo aver festeggiato la vittoria della Juventus, Marcello e Mauro hanno raggiunto a bordo campo la conduttrice Diletta Leotta per qualche foto, autografi e chiacchiere calcistiche.

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La domenica sportiva non poteva terminare senza un incontro speciale e inaspettato con il grande Pierluigi Pardo, il telecronista sportivo più simpatico di sempre.

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Marcello ci ha raccontato questa fantastica esperienza e ha voluto lasciare un messaggio per tutti i donatori “Donare è solidarietà nei confronti di persone meno fortunate, è un gesto d’amore che non chiede nulla in cambio. Io l’ho fatto e continuerò a farlo senza alcuno scopo, ma solo per il bene degli altri. In questo caso non avrei mai immaginato di vincere, ma alla fine sono stato ripagato con questa esperienza indimenticabile. Non vedo l’ora di partecipare ad altre campagne di raccolta fondi sulla piattaforma e incrociare le dita per me!”

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